CIRCOLARE MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI 9 GENNAIO 1980, N. 20049

CIRCOLARE MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI 9 GENNAIO 1980, N. 20049LEGGE 5 NOVEMBRE 1971, N. 1086 – ISTRUZIONI RELATIVE AI CONTROLLI SUL CONGLOMERATO CEMENTIZIO ADOPERATO PER LE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO

 

Per la esecuzione delle opere in conglomerato cementizio armato, precompresso e normale, l’allegato 2 delle norme tecniche stabilisce, tra l’altro, la frequenza dei controlli da eseguirsi in rapporto alla cubatura dei getti di conglomerati omogenei. A tale proposito si ritiene utile ribadire che detta frequenza rappresenta un minimo inderogabile al disotto del quale è tassativamente vietatoscendere anche per opere di modesta importanza, mentre per l’esecuzione di strutture anche di media importanza, sotto il profilo dell’impegno statico, sarà quanto mai opportuno che gli Enti in indirizzo dispongano delle frequenze di controllo superiori al minimo sopra detto.Si ravvisa, parimenti, la necessità che, prima dell’inizio della esecuzione delle strutture suddette, vengano predisposte ed effettuate idonee prove preliminari per accertare che la resistenza del conglomerato risulti non inferiore a quella minima di progetto e per provvedere, ove ciò non si verificasse, ad apportare alla miscela le conseguenti modifiche.

La necessità di prove preliminari sussiste anche nel caso di impiego di calcestruzzi preconfezionati in centrali di betonaggio, per i quali si ritiene siano da richiedere, con apposite prescrizioni di capitolato, adeguate garanzie di qualità di comprovarsi a seguito di apposite prove sistematiche, con certificazione dei laboratori di cui all’art. 20 della legge 5-11-1971, n. 1086.

E’ appena il caso di aggiungere che le prove preliminari o di qualificazione hanno solo carattere complementare e non possono in nessun caso ritenersi sostitutive delle indispensabili prove di controllo in corso d’opera, i cui certificati dovranno essere allegati alla “Relazione a struttura ultimata” di cui all’art. 6 della legge 5-11-1971, n. 1086. Ciò vale in particolare per i calcestruzzi preconfezionati i quali, in relazione alle modalità ed ai tempi di trasporto in cantiere possono subire modifiche qualitative, anche sensibili.